mercoledì 27 marzo 2019

Riflessioni di una piccola snob/My kind of horror movie day



Ansia prima, durante, dopo e tutt'intorno.
Andare dal dentista è il mio personal kind of horror movie day...(del tipo che lo immagino  con la maschera di Hannibal Lecter e una motosega ben oliata e scalpitante che mi attende con motore acceso e sguardo angosciante..."sono tornatooo", mi sembra di sentire).
Ogni volta che sono in sala d'aspetto (sulla panca di legno, la stessa sulla quale mi siedo da anni e anni) mi parte la gamba per la tangente sfuggendo al mio (in questi casi) debole controllo, la velocità di crociera aumenta ad ogni urlo che trapela dalla porta (non aprite quella porta) -e perdo peso per lo stress (che poi perché ad ogni mia attesa ci sia  qualcuno che lancia urla dallo studio è uno di quei misteri della vita -matematicamente certi-  che forse è meglio non svelare).
"Prego tocca a lei"
(Ma chi lei - io??) Mi guardo attorno cercando speranzosa qualche anziana signora a cui cedere il posto "non si preoccupi, posso aspettare" le avrei detto ma intorno il deserto assoluto. Mai un'anziana quando serve (wtf), nemmeno uno straccio di fantasma di Savannah...oddio, no lei no eh...che ho ancora il calco delle  mani sulla faccia di quando ho -intravisto- quel film. Paura.
"Prego si accomodi" disse il dottore indicando la poltrona degli orrori...(ma solo io sento il soundtrack da film di Hitchcock che mi accompagna passo passo?!)...dai, non potete pensare che uno si possa anche lontanamente rilassare mentre lo fate lentamente scendere agli inferi, gli puntate la lampada a 2000 watt in faccia e trascinate il vassoio delle torture verso la sua bocca (che Misery stava meno teso eh)...e se ti cade l'occhio sei fregato (non guardare, non guardare...)...: pinze, uncini (uncini? non voglio sapere...), trapani...vogliamo parlare del trapano? Siamo nel 2019...ma mettetelo un silenziatore...che tutti quei rumori  ti traumatizzano il cervello mentre l'aspiratore penzola dal tuo labbro e tu sei più rigido di uno stoccafisso norvegese appeso al sole ad essiccare mentre con un occhio fissi un punto sul soffitto e con l'altro (inspiegabilmente sfuggito ad ogni tuo volere) studi tutti i movimenti e pensi (oddio ma cosa sta facendo?? No, no...perché prende quel seghetto??? Ma mi ha preso per un klippan dell'Ikea?! No dai...l'anestesia no...oddio, guarda che ago...mi è venuto in mente che ho un impegno urgente e devo andare...).
"Il dente è da togliere"
Silenzio. 
Encefalogramma (quasi) piatto da stordimento emozionale.
Lenta ripresa cognitiva...(per tutti gli Ho'oponopono)..."Coco-cosa? (e non stiamo parlando di Chanel)" tento di sbiascicare prima di cadere in un torpore sensoriale da anestesia da cavallo...
(Non mi sento più la faccia, voglio andare a casa e...nooo, le pinze nooo...).
Trascorrono lunghi attimi di angoscia e oblio.
_______________________
"Passami il bisturi"
(Scusate, dalla regia potete mandarmi il replay dell'audio che in studio non si è sentito bene. Passami il b.i.s.t.u.r.i....???)
Shock. Sesto senso in modalità ON.
(Ok...mettetemi "Welcome to the Jungle" a palla e stendetemi senza farmi male...).
Mi è parso di sentire l'intera arcata superiore muoversi in una ola scomposta e disorganizzata.
"Passami ago e filo. Tranquilla ho quasi finito"
(Tranquilla?! Analizziamo: a. Sta per cucirmi come un bustier di J.P.Gaulteir - b. per caso mi si è staccato un bottone dal cardigan in cashmere e lo sta per riattaccare? -100% eh...mica un alito di cashmere e tutto il resto poliestere e viscosa).
(Ok, mi sta cucendo, dottore...la perdono solo perché il filo è nero, and balck is my happy color, e poi sfina e sta con tutto...oddio sto vaneggiando?).
"Il peggio è passato, da qui in poi sarà tutto in discesa"
(Dottore mi risparmi queste perle di Confucio dei poveri per cortesia che ho appena subito un trauma dal quale sarà difficile riprendermi).
Poi ti alzi con: la bocca che pende leggermente all'ingiù, le gambe doloranti, i capelli spettinati, il trucco da rifare (che il long lasting non è sopravvissuto allo stress) e quell'intontimento da Xanax on the rocks (senza averne preso nemmeno una goccia).
Barcolli verso la salvezza, aneli sole e aria pulita (ok non è pulita e le polveri sottili sono più pesanti dello spezzatino alla Stroganoff di quattro anni fa che ancora ti ritorna in mente...)...talmente intontita che non sussulteresti nemmeno se It dovesse sbucare da un tombino con il suo palloncino (tesoro...va che sei tremendamente pallido e hai il rossetto un po' sbavato...decoro gente...) e  poi senti:
"Fissiamo il prossimo appuntamento e per tutto il lavoro sono ---- euro".
__________________ (Wtf).
(Cos'è...Nightmare-Nuovo incubo?)
Fermate il mondo s'il vous plait, voglio scendere e farmi un cocktail di felicità...
Quante gioie.

Vai con la sigla che abbiamo finito (per ora).
-Profondo rosso- music by Goblin...la sentite?


Una piccola snob tende sempre a precisare

.Ansia is the new cool
.Ho'oponopono (per chi non lo sapesse): pratica di armonizzazione interiore hawaiana - che la pace comincia da dentro
.al supermercato c'è pieno di anziane signore che vogliono il prosciutto prima di te
.io odio gli horror movie...e andare dal dentista of course

Queste riflessioni si riferiscono ad un episodio (forse) realmente accaduto. (😬)

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Pic (artwork by De Luna 1997) and text by Anna Sala and Erminio Paravisi (Mimmo). All Rights Reserved.






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