lunedì 22 agosto 2022

Les madeleines au pistache|and some Proust things.

Pensavo di aver sfornato madeleines e invece mi ritrovo sempre lì persa nei momenti che riaffiorano dai ricordi portati dalle impressioni di un attimo...un assaggio e la memoria involontaria travolge con ondate di luci e sansazioni che ritornano. Ne parló Proust, delle madeleines e dei ricordi, "À la recherche du temps perdu" e di quel sapore che fa chiudere gli occhi e volare via senza muovere un passo, in una fuga passata che ancora vive fra i pensieri e le nuvole. Ingredienti: 100g farina di pistacchio ritostato|salato 40g farina 00 3 uova 1 cucchiaino di lievito 70g burro di panna centrifugata Un pizzico di sale 1 cucchiaino estratto di vaniglia
Per preparare la farina di pistacchio ritostato: tostare i pistacchi salati sgusciati a 180 °C per 5 minuti circa. Disporli in un panno da cucina pulito e massaggiarli per eliminare la pelliccina in superficie. Frullare fino ad ottenere una "farina" umida da passare al setaccio. (La parte rimanente si può utilizzare per condire una pasta, un'insalata, il gelato, buonissima con cioccolato bianco e olio evo se amate il dolce/salato. Noi l'abbiamo chiamata terra di pistacchio, la tostatura ne accentua il sapore che si definisce in modo più deciso anche negli impasti). Fondere il burro e lasciare intiepidire. Montare le uova con le fruste elettriche aggiungendo l'estratto di vaniglia, il pizzico di sale e lo zucchero poco alla volta. Date a questo step il giusto tempo perchè le uova possano anche incorporare aria e raggiungere la giusta struttura per ottenere madeleines soffici. Aggiungere il burro tiepido a filo continuando a montare con le fruste. Aggiungere la farina di pistacchio continuando a montare e infine farina e lievito setacciati incorporando con la spatola. Lasciare riposare il composto in frigorifero per circa 30 minuti e accendere il forno a 180 °C statico. Versare il composto nello stampo per madeleines precedentemente spennellato con burro fuso e inforare per circa 10 minuti o finché ben dorate (riponete il composto in frigorifero nell'attesa della successiva infornata e non riempite eccessivamente gli stampi perché le madeleines tendono a gonfiarsi molto).
Lasciare raffreddare e servire con una tazza di tè (magari un nero Darjeeling, il mio preferito), con il gelato o come dolce al piatto con mousse, namelaka, gel e una parte più croccante. Io le trovo bellissime oltre che molto buone, con quell'allure vintage che le rende molto eleganti, perfette da condividere o per concedersi un momento di self care...come quei pochi minuti di caffè, madeleines sul piattino profilato d'oro, birds chirping e let it go del primo mattino.
Cosa dite...riaccendiamo il forno?
Text and photos by Anna Sala and Erminio Paravisi All Rights Reserved.