martedì 29 ottobre 2019

Riflessioni di una piccola snob/Survivor



*Suggested song: "Baby don't do it" -Shannon and the Clams-

Sopravvissuta.
Dopo un'Estate di canicola e aridità (con 864°C percepiti all'ombra) non posso che definirmi sopravvissuta. 
E spegnete subito il soundtrack alla "Destiny's child"...che i '90s (scritti proprio all'inglese per cui leggetelo così s'ils vous plait) sono finiti già da un pezzo.
Ho visto cose...che a volte l'unica via di fuga mi è sembrata un ritiro in quei del nord più selvaggio ad essiccare stoccafissi al sole. 
Orrore. (Non gli stoccafissi eh e tantomeno il nord più selvaggio che adoro) e mentre cercavo di proteggermi dai raggi uvb e uva e di concentrarmi solo ed esclusivamente sulla positività e sulla respirazione (mindfulness on repeat) ho anche stilato un decalogo di cose da evitare, ma da evitare proprio come il wonderbra con le spalline in silicone...
Comunque:
1.I piedi sul cruscotto. Perché? E' una cosa poco chic (non avete più dieci anni ormai da un pezzo)...ed è pure una posizione decisamente sconsigliata...che se ci scappa una brusca frenata...don't do it.
2.La nailart...dovrebbe essere illegale dai dodici anni in su (cioè, scegliete un colore, che sia di gusto -ça va sans dire- e basta così merci... che i fiorellini li lasciamo nei prati)
3.Ma il risotto impiattato a sputo di lama? Perché?  "Cacofonico"...che al solo guardare il piatto mi stridono le orecchie.
4.I sosia di Jhonny Deep mi disturbano - se travestiti da Jack Sparrow mi smuovono l'inquieto peggio di un horror movie. Thumb down per lo stile unto e pasticciato. 👎 Make another choice and try to be yourself.
5.E quelli che...passano sempre i piatti al cameriere sentendosi infinitamente buoni. Mon dieux...siamo all'abc del savoir faire...non - si - fa. Sorridere, ringraziare e mantenere una postura composta ed aggraziata. 
6.Oh voi che saccheggiate i buffet a colazione preparandovi scorte per il pranzo/snack -barra- cena...x x x nel senso di braccia incrociate a oltranza e non per sottolineare che avete l'x factor! (C'è gente che viaggia con il Tupperwear...questa colazione si conserverà a lungo...e non aggiungo altro).
7.Quelli che se dici di essere allergica a due/tre -barra- quattro cose ti guardano come se fossi la cugina (povera) della principessa sul pisello e poi via con i luoghi comuni che essendo -comuni- a noi piccoli snob proprio ci urtano come i bicchieri in plastica non riciclabile. (We are no waste people). 
E qui apro una parentesi graffa, quadra e tonda, cioè l'equazione del perché se io vivo e lascio vivere...non lo fai anche tu? 
"Ma su...ma non far sempre caso a tutto"...ma si dai...che di un paio di allergie posso farne anche a meno,  le cestino e siamo a posto e intanto che ci sono faccio pure un po' di pulizia della cache.
"Mamma mia ma non sei allergica a un po' troppe cose?!" cotanta perspicacia commuoverebbe persino Sherlock Holmes...e ci volevi proprio tu ad illuminarmi d'immenso con questa perla di saggezza...è che quando sono nata il menu prevedeva ~intolleranze o ~insolente...e indovinate dove ho apposto la crocetta.  
Disagio, non mio. Loro.
8.E poi le parole...le melenzane, no le melanzane, il fenocchio, no il finocchio, le sandale, nonono...un paio di sandali mon dieux, la gorgonzola...e con il la mi avete ucciso il lobo occipitale destro, con pizzata/confettata/apericena anche quello sinistro. RIP al dizionario della lingua italiana (che ultimamente va di moda).
9.Quando siete in coda...mantenete le distanze. Perché alitare sulle spalle altrui? Che il capello si increspa all'istante e via buttate al vento ore di piega e kg di siero lissante all'estratto di veleno di black mamba sub-sahariano. Spazio. Vitale. 
10.Oh voi che vi lamentate di coloro che si lamentano...per me siete i migliori. Chapeaux.

Good vibes folks.

Alt...doveva essere un decalogo ma lo posso aggiungere un jolly?
~Gli amici...quelli che conosci davvero, quelli che inviti anche a cena...che ti tolgono "segretamente" il follow ma spiano ogni tua mossa nello stato di what's app?! Vi adoro...cosí innocenti ed ignari che esistano simpatiche applicazioni che ti elencano quotidianamente chi ha smesso di seguirti su Instagram. 
Vi vedo.

 Una piccola snob tende sempre a precisare:
."I'm a survivor, I'm gonna make it, I will survive, keep on survivin'" (Destiny's Child tra le quali c'era anche Beyoncé - per chi non lo sapesse).
.Indossare un wonderbra con spalline in silicone quasi trasparente (e sottolineo -quasi- che quando l'hai lavato un paio di volte prende quel color giallino tisana annacquata che neanche mi soffermo a commentare) pensando che non si notino è come uscire in mutande e sperare di passare inosservati. Sul tema lingerie ci vorrebbe un corso specifico in età scolare.
.Il direttore del corso di sala della scuola Alma, la scuola internazionale di cucina Italiana fondata da Gualtiero Marchesi spiega che in una sala di ristorante ci sono alcune regole di servizio che non contemplano il passare il piatto al cameriere perché potrebbe disturbare il corretto svolgimento della sparecchiatura. -Dicesi professionalità.- (Tratto da un'intervista su Vanity Fair).
.Cacofonico: accostamento di parole o suoni sgradevoli all'orecchio. Il risotto a sputo di lama... non ha un bel suono. 
.A colazione negli alberghi abbiamo visto zaini/borse -barra- marsupi (ritornati allegramente di moda) riempiti con kg di cibo che neanche Mary Poppins. In alcune strutture specificano che il cibo deve essere consumato in sala. Per eventuali packet lunch rivolgersi al personale...e non azzardate la scusa del "ma io a colazione bevo solo un caffè" che non vale!
.E' davvero poco "carino" mettere a disagio una persona per problemi di salute o varie ed eventuali e perdonatemi se in tal occasione non proferisco risposta...ma certe domande/affermazioni non meritano che il silenzio del vuoto pneumatico, cioè l'eco di suddette elucubrazioni. Aishhh (Cattiva questa).
.Ogni volta che "Un paio di -sandale- by Jimmy Choo" viene pronunciato...un giornalista di Vogue cade in depressione.
.Alla cassa del supermercato...il disagio. E mangiate meno aglio per cortesia, se poi lo evitate ancora meglio... of course! 

Questo post si basa su riflessioni scritte con ironia e sarcasmo (o quasi)...e non è pubblicato con l'intenzione di offendere o criticare ma con la ferma convinzione che nella vita sapersi prendere meno sul serio sia una grande conquista.
La reazione consigliata (se qualche pillola sembra riguardarci) è sorridere e sorridere ancora...che noi snob notiamo...ma non giudichiamo...ognuno è un mondo di meravigliosa imperfezione. 
(Perché quelli perfetti -o presunti tali- sono noiosi da morire).

"One of the happiest moments in life is when you find the courage to let go of what you cannot change. Don't take yourself too seriously. Smile. Don't care about what they think and be proud on what you are".

Wtf...are you a survivor too?



P.S. Alcune di queste riflessioni le avrete sicuramente trovate fra le "pillole di snob" che ho gentilmente snocciolato nelle stories dei The Chocolate....perché è ovviamente sottinteso che li stiate seguendo...vero?!

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All Rights Reserved. Text and photos by Anna Sala and Erminio Paravisi.


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