mercoledì 30 gennaio 2019

Spicy carrots velvet cream/ A perfect Winter comfort food


"Be kind to yourself"

Febbraio, (we are ready) la neve e le giornate un po' più lunghe con i tramonti profondi che cadono dietro l'orizzonte dei pensieri. Febbraio e i cappotti che profumano di Hypnotic Poison e le sue sciarpe da rubare. Febbraio e le vellutate confortanti e corroboranti, speziate e avvolgenti come questa che ho preparato l'altro giorno talmente buona e facile da realizzare che dobbiamo assolutamente proporvi la ricetta per le cene delle giornate storte o di quelle quasi perfette. 

Ingredienti (per due)
4 carote grandi
2l acqua circa 
2 coste di sedano bianco
1/2 cipolla bianca
Una presa di sale grosso

A piacere
Pepe nero macinato fresco
Sale affumicato q.b.
Garam Masala un pizzico o poco più
Acciughe del Cantabrico
Finocchietto selvatico



Mettere l'acqua fredda in pentola, aggiungere le carote precedentemente private della buccia e tagliate a tocchetti, il sedano precedentemente lavato, privato dei filamenti e tagliato a tocchetti, mezza cipolla privata della buccia e una presa di sale grosso. Portare a bollore a fuoco medio/basso e lasciare ridurre. Quando le carote saranno morbide versarle insieme al sedano e a due mestoli di brodo in un bicchiere ad immersione e frullare fino ad ottenere una crema liscia (continuare ad aggiungere il brodo fino ad ottenere la consistenza desiderata ricordando che non deve essere una purea ma una vellutata cremosa). Aggiustare di sale e aggiungere le spezie per rendere il piatto corroborante e confortante, noi abbiamo finito la vellutata con un pizzico (abbondante) di garam masala (se non lo conoscete è un mix indiano di spezie in polvere _ coriandolo, zenzero, cumino, cannella, noce moscata - perfetto per insaporire molti piatti...buonissimo anche con il pollo saltato nel wok), un pizzico di pepe nero macinato fresco, sale affumicato (provatelo, sta benissimo con la dolcezza delle carote), finocchetto selvatico (che aggiunge freschezza) e per finire due acciughe del Cantabrico, (ma buonissimo anche con le alici di Cetara) per dare una spinta ai sapori. Una fetta di pane tostato o crostini croccanti (come questa schiacciata con farina di grano saraceno che abbiamo preparato noi) e il piatto è pronto. Semplice, sa di casa, di cene in famiglia, di chiacchere, arrabbiature da sbollire, raffreddori da curare o mani (e cuori) da scaldare. 

P.S.Vi lasciamo il link della  ricetta della schiacciata, facilissima da preparare e perfetta per le zuppe (ma non solo)

Tap on -» Schiacciata croccante

Suggested song: "Sweet but Psycho" by Ava Max
Selfcare: Handcream - Baby, it's cold outside(we love the Vichy laboratoires one. No adv!)
Mantra: you care.



Ingredients (for two)
4 big carrots
About 2l water
2 stems of white celery
1/2 white onion
An handful of grain salt

To taste
A good pinch of garam masala
Black pepper
Smoked salt
Fresh wild fennel
Anchovies of the Cantabrian

Put the cold water in a pan, add the carrots previously peeled off and cut into pieces, the celery previously washed and cut into pieces, the half of the onion and salt. Take to a boil and cook over medium/law heat until the carrots will be tender. Put the carrots and celery with two ladles of broth into an immersion glass and whisk untill you get a velvety cream (add more broth until you get the right texture, it doesn't have to be a mash). Season to taste maybe with a good pinch of garam masala, fresh ground black pepper, smoked salt (it goes very well with the sweetness of carrots), wild fennel for a bit of freshness and to give a twist to the tastes add a few anchovies of the Cantabrian (or from Cetara) and serve with toasted bread or crackers (like the ones here in the pictures homemade by us). A perfect comfort food that tastes of home, of family, of hands (and hearts) to warm up.

P.S.Here is the link for the crackers recipe, perfect with soups...but not only!

Tap on -» Crunchy crackers






Photos and text by Anna Sala and Erminio Paravisi (Mimmo). All Rights Reserved.

lunedì 28 gennaio 2019

Riflessioni di una piccola snob/ Shopping stories



"Sabato esce la capsule di Erdem per H&M"
Silenzio.
"Vuoi andare?"
"E.r.d.e.m."
Silenzio
Ancora silenzio
"Facciamo un giro e poi pranziamo fuori?"
(Amore...ti sei salvato in corner).

8.30 a.m. Milano centro
Nebbia debole e intensa umidità.
Capelli...mediamente arricciati.
Umore alto, piedi...freddi.
"Direi di fare prima colazione, saremo i primi...il negozio apre alle dieci" 
(disse lui).
"Ma tutta questa gente?"
(Chiese lei)
Code chilometriche, transenne, uomini vestiti di nero con enormi braccia conserte e auricolari alla Mission Impossible (di quelli che appena ascolti il messaggio si autodistruggono in tre - due - uno...) a monitorare il perimetro.
"Scusi ma per H&M la fila è questa?" (2.5 km di donne pronte a tutto per abiti e accessori)
"Si"
Silenzio. 
(What the fuck)
"Andiamo a fare colazione che devo ponderare"
(Intanto lui lavora sul subconscio tentando di irretirmi con frasi tipo: "poi magari le rifiniture non sono di qualità...e tu sei molto attenta a queste cose").
Comunque: caffè, succo d'arancia (io no che l'arancia mi si piazza sullo stomaco come il cinghialino della pubblicità), acqua (Evian ça va sans dire), matchino (tradotto cappuccino di té matcha con latte di mandorla d'avola bio, veg e ogm free of course) e croissant integrali con miele di rosa canina e cristalli di galaverna igp.
"Signori il conto"
(67.00 euro di slow breakfast)
"Amore siamo in Duomo"
"E ci hanno messo anche il ticket restauro però..." 

"Vabbé dai giro veloce e poi si va? Che non ho voglia di fare tre ore di coda"
(Lui esulta mentalmente...ma mantiene il suo aplomb).
V.i.a. M.o.n.t.e.n.a.p.o.l.e.o.n.e.
"Uuuuhhh...c'è un outlet, dai entriamo che magari ci scappa l'affare!"
"Tu vai che io rispondo a un paio di mail"
(Lui e il muro del pianto)
(No ma questa sciarpina di Comme de Garçons?! Adoro...700.00 € invece di 1400.00...no, che poi con tutte queste ruches come la lavi? Ma questa gonna di McQueen...3000.00 € con lo sconto del 70%...oddio ma quanto fa?
Però questo colore...)
"Trovato qualcosa?"
(Disse il commesso spazientito...perché in questi negozi lo sanno, fanno dei corsi speciali per identificare il tuo portafoglio all'istante...nel mio caso: donna bianca e nullatenente...o quasi).
"Sto curiosando grazie"
(Tradotto: non mettermi ansia che è peggio di un'operazione in laparoscopia).
"Uuuhhh...Valentino...tutti dovrebbero avere un Valentino nell'armadio"
(Arriva lui)
"Ma sono calzini?"
"Amore...è V.a.l.e.n.t.i.n.o."
(45.00€ di oddio non ci credo...il mio primo Valentino nell'armadio...vabbé forse nel cassetto).

Segue: 25.00€ (25?!) per tre ore scarse di parcheggio che almeno almeno dovevano lavarla, lucidarla e portare l'auto in superficie.
Segue: "Tgcom 24 dice rissa da H&M"
Segue: "Dove andiamo a mangiare che tra autostrada, parcheggio, colazione..." (E calzini)
Segue: Mc Donald's

"Coca piccola...ma la zero non l'avete?" "Che poi scusa...ti fanno pagare anche le salse? Ma poi tutta sta cipolla tagliata con l'accetta...e poi potevano almeno usarne una di Cannara..."
"Dai non è male"
"No...però quello con l'hangus irlandese, il Casera dop igp cqc, i germogli di quinoa e la salsa agrodolce di pomodorini del Piennolo..."

A casa: "Amore...Alkaeffer?"
"Doppio...e limonata in tazza grande che ho i sub che mi scandagliano lo stomaco".
"Sta sera che si fa?"
"Io direi...restiamo a casa".

Riflessioni di una piccola snob

Una piccola snob tende sempre a precisare

.una snob non sempre è ricca,  forse è benestante...a volte neanche quello...ma i debiti li affronta sempre con aplomb.

Queste storie sono scritte con ironia e non si riferiscono a fatti realmente accaduti...tranne che per le code chilometriche da H&M (in collab con Jimmy Choo)...e no, non sono entrata,  
per la sciarpina di Comme Des Garçons...e no,no non l'ho comprata 
e per 25.00€ di parcheggio e no, non l'hanno lavata.

Ah...e of course non ho (ancora) un Valentino nell'armadio. 

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Riflessioni di una piccola snob / Xmasnob

Pic and text by Anna Sala and Erminio Paravisi (Mimmo). All Right Reserved.

mercoledì 23 gennaio 2019

Our Winter cookies


"I did it all for the cookies"

Gli ossi da morto sono biscotti tipici della nostra zona (il lodigiano) che si preparano a fine Ottobre inizio Novembre proprio in occasione dei giorni dei morti e dei Santi...sono fatti con farina di mais e hanno ovviamente la forma di un osso (più o meno). Sono buonissimi e io ho passato mesi a provare e perfezionare i dosaggi per ottenere il sapore che cercavo, di quelli buoni davvero (di quelli che nessuno ti darà mai la vera ricetta) e quando i miei vicini assaggiando l'ultima sfornata mi hanno detto che erano identici a quelli di una particolare pasticceria (i miei preferiti) ho capito che finalmente avevo la ricetta che stavo cercando. Dopo tutto questo lavoro...mi sono chiesta: perché mangiare dei biscotti così buoni solo in un certo periodo dell'anno? Perché davvero per noi sono perfetti per l'Inverno con una tazza di tè caldo, il maglione preferito e il camino acceso...e poi in questi giorni è prevista neve! Promettete di provarli...ah, quasi mi dimenticavo...sono facilissimi da fare.




Ingredienti
220g farina00
200g farina di mais gialla per dolci
60g maizena
250g burro fuso
110g zucchero
Un pizzico di sale

Preriscaldare il forno a 200°C statico. Mescolare in una terrina tutti gli ingredienti e aggiungere il burro fuso, mescolare con un cucchiaio e poi con le mani fino ad ottenere un composto sabbioso ma compatto. Di solito questi biscotti hanno la forma di osso ma visto che Novembre è ormai passato abbiamo pensato di dargli una forma diversa. Questo tipo di impasto va lavorato con le mani per cui ne abbiamo prelevato una piccola quantità e l'abbiamo premuta con il palmo della mano nell'incavo di un cucchiaio ottenendo così dei biscotti ovali ma potete dargli la forma che più preferite. Disporre i biscotti distanziati su placca rivestita con carta forno e cuocere e 180°C per 30 minuti circa. Sfornare, lasciare raffreddare e servire con un buon tè. Noi li abbiamo gustati con un nero darjeeling alla rosa e qualche fetta di limone candito da ammorbidire nel tè (rilasciano un leggero sentore di limone e se avete ospiti sono un'attenzione in più molto apprezzata, io le adoro, sono buonissime).




Un appunto: quando si cucina gli ingredienti di qualità fanno davvero la differenza, inutile dirlo...in questo caso scegliere un ottimo burro è doveroso, tempo fa nelle nostre Instagram stories vi abbiamo stilato la nostra personale classifica dei burri migliori per noi (ovviamente fra quelli facili da reperire in commercio, se poi vivete in montagna e potete trovare del buon burro di maso optate per quello, ça va sans dire).

.Burro Beppino Occelli
.Burro Haute Val d'Ayas
.Burro d'Isigny (Francia)
.Burro Lurpak (Danimarca -   leggermente salato)
.Burro Latteria Vipiteno
.Burro Greenfields (Irlandese -   salato)

P.S.Vi lasciamo anche il link della nostra ricetta per preparare il BURRO fatto in casa con il fleur de sel alla vaniglia)


This is the recipe of the typical cookies we usually prepare at the end of October/ first days of November, they are called dead bones, they have the bones shape and they are made with yellow corn flour. We love it and we thought to make them all Winter long since they are too good and easy to make. Promise us to try the recipe because they are perfect with a cup of tea, a warm sweater and the crackling fireplace.

Ingredients
220g flour00
200g yellow cornflower for sweets
60g cornstarch
250g melted butter
110g sugar
A pinch of salt

Preheat the oven at 200°C. Mix all the dry ingredients, add the melted butter and mix with a spoon then work with an hand until you get a sandy but compact dough.
Make cookies with the hand, they usually have the bone shape but we decided to give them a different one so we took a bit of dough and pressed it into the spoon but you can choose the shape you prefere. Place them on oven paper and bake at 180°C  for about 30 mins. Let them cool down and serve with a cup of tea, we enjoyed them with a black Darjeeling (roses scented) with candied lemon slices that are a lovely idea for the tea time (put them into the warm tea to give a slight lemon taste, we love it).
Happy sweet Winter!

P.S.If you want to make homemade butter here is the RECIPE of our one with vanilla fleur the sel.



Photos and textes by Anna Sala and Erminio Paravisi (Mimmo). All Rights Reserved.

venerdì 11 gennaio 2019

Apples galette


"In the depth of Winter, I finally learned that there was in me an invincible Summer". (Albert Camus)

L'Inverno senza buoni propositi, l'Inverno e le torte di mele, o meglio l'Inverno e le galette di mele (ma non solo) da concedersi rigorosamente senza sensi di colpa, con il camino acceso e fuori il freddo che congela ogni cosa. Gennaio con le mani che profumano di limone e vaniglia...

Ingredienti
100g farina
60g avena
40g nocciole caramellate
50g burro
50g acqua fredda
Un pizzico di sale

2 mele
2 cucchiai rasi di zucchero alla vaniglia (30g circa)
Succo di mezzo limone
Amaretti q.b.

Preriscaldare il forno a 20O°C statico.
Setacciare la farina e frullare con le nocciole, l'avena il burro a tocchetti (freddo) e il pizzico di sale, aggiungere l'acqua poco alla volta fino ad ottenere una palla, un impasto liscio e compatto (non aggiungiamo zucchero perché ci sono le nocciole caramellate che potete preparare facendo sciogliere 40g di zucchero a fuoco medio basso senza mescolare - in padella antiaderente - quando lo zucchero è ben caramellato aggiungere le nocciole, mescolare e versare su carta forno cercando di stendere il composto. Lasciare raffreddare e ridurre in pezzi, se preferite potete usare quelle già pronte). 
Lasciare riposare l'impasto avvolto in pellicola in frigorifero mentre vi occupate delle mele.
(Breve parentesi: potete tranquillamente sostituire avena e nocciole con 100g di farina, in questo caso aggiungete un po' di zucchero, oppure con farina di mandorle, potete anche sostituire il burro con dell'olio leggero, magari proprio di nocciole e potete usare l'impasto anche per preparazioni salate...è molto versatile e potete farlo e rifarlo in mille modi).
Pelare e affettare sottilmente le mele (ma anche pere, frutti di bosco, pesche quando è stagione ecc.), cospargere di zucchero alla vaniglia e succo di limone, mescolare e lasciare riposare (qui lo zucchero è facoltativo, le mele sono già zuccherine ma noi preferiamo aggiungerlo per rendere il ripieno più goloso e per far rilasciare un po' di succo prima della cottura).
Stendere l'impasto creando un disco piuttosto sottile (pochi mm), cospargere la parte centrale di briciole di Amaretti (o pangrattato se preferite per assorbire il succo di cottura della frutta) e disporre le fette di mela a raggiera lasciando 2 o 3 cm di bordo per la chiusura.




Chiudere i bordi verso l'interno (senza preoccuparsi di essere troppo precisi, è un dolce dall'anima homemade e così deve essere) e infornare a 180°C per 35/40 min circa. 
Sfornare e ancora calda cospargere con un filo di zucchero a velo (che aiuterà a lucidare le mele). Servire tiepida con una tazza di tè caldo oppure come fine pasto con una pallina di gelato alla vaniglia.
È facile da realizzare, l'impasto non richiede troppo tempo per la preparazione ed è davvero un'idea carina per concedersi qualcosa di dolce, healthy...ma non troppo! Come dicevamo buonissima anche in versione salata, d'Estate con i pomodori e tanto basilico e il nostro must, prossimamente con i carciofi? Cosa ne dite? 

Fateci sapere e seguiteci sui nostri social per non perdervi i nostri daily updates (nello spazio »foodmood« nel nostro profilo instagram potete trovare tutte le galette dolci e salate che abbiamo preparato negli scorsi mesi).



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Apple tart

Winter with any good intensions, Winter with the apples pies, or better to say Winter with the apples galettes (and more) enjoying them with no regrets, with the fireplace on and outside the cold days that froze everything. January with the hands that smell of lemon and vanilla...

Ingredients
100g flour
60g oat
40g caramelled hazelnuts
50g butter
50g cold still water
A pinch of salt

2 apples
2 tbspoons of vanilla sugar (about 30g)
Juice of half a lemon
Crumbs of Amaretti cookies

Preaheat tge oven at 200°C sratic. Put into the mixer the sifted flour with oat, caramelled hazelnuts, butter and salt and mix constanty adding water little at a time until you get a ball of dough smooth and compact and let it rest in the fridge covered with film while you prepare the apples. (To get the caramelled hazelnuts just cook over medium/low heat in a non stick pan 40g of sugar without mixing, when it's well caramelled add the hazelnuts and mix quickly then pour the mix over oven paper, let it cool and brake it in pieces, if you prefer you can use the readymade ones).
(Another little parenthesis: you can use 200g of flour if you don't want to add oat and hazelnuts - just add a bit of sugar, maybe brown sugar, you can.use almond flour or replace butter with oil, a light flavored oil, maybe an hazelnut oil and you can use the dough also for salty preparations. You can really use it in thousands ways).
Peel off the apples and cut them into thin slices, add the vanilla sugar, lemon juice, mix well and let rest. 



Roll out the dough to get a thin disc (a few mm thick), spread the center with Amaretti crumbs (or bread crumbs if you prefer to absorb the fruit cooking juice), cover with the slices of apples leaving 2-3 cm of side free.
Close up the sides, put it in the oven at 180°C for about 35/40 mins (it depends on your oven). Take off and while hot sprinkle it with a bit of icing sugar (to get glossy apples), serve warm with a cup of tea or as dessert with a bit of vanilla icecream.
It is so easy to make and it's a good idea to have something sweet ...a bit healthy and not!
You can make it with pears, berries, peaches when its their Season and so on, even with veggies...with tomatoes and basil it's our Summer must and soon maybe with artichokes...what do you think?

Let us know your feedbacks and don't forget to follow us on our socials to not lost our daily updates (in our instagram stories section »foodmood« you can find all the salty and sweety galettes we have prepared).



Photos and text by Anna Sala and Erminio Paravisi (Mimmo). All Rights Reserved.

martedì 8 gennaio 2019

Happy New Everything



L'anno nuovo è cominciato già da qualche giorno ma da poco si sono concluse ufficialmente le feste di Natale, così via gli addobbi (anche se noi l'albero lo terremo ancora per un po') e si riparte. Come ad ogni nuovo inizio per noi niente buoni propositi solo le nostre -non intenzioni-... 
di continuare a trovare bellezza nei piccoli dettagli,



di perderci in angoli nascosti, per ritrovarci e sentirci sempre a casa,



di essere curiosi ancora e sempre per imparare e conoscere,



di fregarcene (un po' di più),



di ridere (di più, perché forse lo facciamo troppo poco e ridere fa bene e a volte dovremmo avere il coraggio - o la sconsideratezza - di lasciare andare, di non pensare, di vivere di più...)





di stupirci ancora delle cose più semplici,



di prenderci (meno) sul serio,






di cogliere ispirazioni,



di aprire la finestra per ascoltare il silenzio, ascoltare e guardare la vita con nuovi occhi, cambiare prospettiva, tornare indietro e poi cambiare ancora,



di cucinare, rilassarci, mangiare bene e fermarci per un po',



di riempirci di meraviglia



di avere più tempo da vivere insieme, di collezionare momenti e fissarli in uno scatto, di scrivere pensieri, di fare sogni forse irrealizzabili e di continuare a crederci sempre e comunque,  di fare cose sbagliate e continuare ad essere un po' sbagliati...come siamo.

Suggested song: 
Cosmic love (Florence and The Machine)
Food:
Pizza
Mantra:
I'm sorry, forgive me, thank you, I love you

Happy New Everything.





Eng: We sincerely do not love the new year good intensions, we just have the -non purposes- of going on to: look at life with new eyes, to change perspective, to turn back  and to change it again, to find beauty in the hidden corners and in the little things, to get lost and to feel like home, to listen to the silence, and to listen to the noise, to take it easy and to say "I don't care" (a little more), to laugh (more), to live (more) to cook, to kick back, to eat well and to stay awhile, to take more time, to dream of crazy dreams and to believe in them anyway, to collect monents and fix them in a shot, to write thoughts, to do wrong things and to be a bit wrong...as we are.

Happy New Everything.





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Photos and textes by Anna Sala and Erminio Paravisi (Mimmo). All Rights Reserved.